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La silloge "L'Anima Appresso" è, senz'altro, un discorso lirico e meditativo della poetessa Tina Andaloro. Tra le poesie di questa raccolta, si avverte un non so che di dolente e sofferto perché c'è nell'autrice la consapevolezza che la vita è una tragica illusione, un continuo andare verso la dissoluzione di tutti i valori e delle forme, della realtà del quotidiano morire e dell'inevitabile sgretolarsi e trasformarsi di ogni cosa che inducono, appunto, alla meditazione esistenziale, all'amaro isolamento e alle memorie di un passato innocente. Per questo, sogno e realtà, presente e passato, memoria e fantasia, fenomenicità e spirito, negazione e speranza, finito e infinito, essere e non essere, stasi del tempo e inquietudine, intessono la poesia di Tina che soffre per il congelamento dei sogni e delle illusioni, per la speranza dei giorni delusi, per le ore consumate nel grigio della solitudine, solitudine tramata da un dolce ricordo, da un amore finalmente libero di essere che si appalesa nei puntini sospensivi nella poesia "Sogno e realtà".